Vitamia

Capitano, a volte. Quasi a tradimento. Giorni e poi settimane. Densi di emozioni. Pieni, fin da scoppiare. Vita intrecciata, intessuta fitta fitta. Nodi su nodi, ordito e trama. Ma dal rovescio.

Senti benissimo che Qualcuno sta tessendo un enorme arazzo. La navetta corre, il telaio ticchetta rapido. Presto, presto, c’è poco tempo. E corri assieme alla navetta, in un vorticoso intreccio di fili colorati. Una tarantella scatenata, con mastro Vinicio a dare il tempo.

Quando capita, nuoti in apnea. Scalci forte, coi polmoni urlanti che implorano: aria, aria! Luce per ritornare in superficie. Tempo, almeno un po’. Tregua per un cuore che batte affannoso.

Tante volte, in passato, ho maledetto il destino. La Vita e l’Universo. Ho covato e coltivato la mia rabbia. L’ho tenuta stretta, era solo mia.

Il tempo ci cambia. E gli incontri, più ancora. L’Amore ci leviga gli spigoli. Occhietti vispi ci chiedono la perla preziosa, frutto di tante lacrime.

Al diavolo l’ordine. In malora i piani. Sconvolti gli antichi rituali. Di colpo, ci troviamo tra le onde: il passato esce di scena con fragore, il presente è terremotato, ma il futuro ci chiama. A gran voce.

Vitamia. Grazie. Sii benedetta.

Fiorella Mannoia, Che sia benedetta (dal vivo)

Lascia un commento